Il WP R intende affrontare il tema della resilienza territoriale in modo interdisciplinare.
L’UNDRR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction) evidenzia come la resilienza territoriale, nelle sue varie componenti, concorra in modo determinate al raggiungimento di quasi gran parte degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda ONU 2030 e al soddisfacimento dei traguardi introdotti dal Sendai Framework sulla Riduzione dei rischi di disastro.
Il tema della resilienza territoriale risulta centrale per un Paese come l’Italia, e del suo Nord-Est in particolare, esposti a una molteplicità di rischi naturali e antropici. La peculiare configurazione geografica, lo sviluppo economico e l’uso intensivo del suolo, l’abbandono di certi territori e l’attività turistica intensiva in altri, la diffusa presenza e crescita di insediamenti urbani e produttivi, unita ad una molteplicità di infrastrutture tra loro interconnesse, rendono questi territori particolarmente esposti e vulnerabili.
Particolare attenzione va posta alle infrastrutture critiche e ai servizi essenziali (ospedali, lifelines, infrastrutture viarie, scuole, ecc.). La presenza di un patrimonio da proteggere sia con riferimento ai suoi valori naturalistico-ambientali che socio-economici rappresenta al tempo stesso anche elemento distintivo per identità, cultura, storia e quindi con valenza storico-culturale.
Finalità
Gli ambiti di ricerca interessati dal workpackage sono:
strategie metodi e strumenti funzionali alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico, riduzione della vulnerabilità sismica del costruito a supporto dell’analisi e riduzione dei rischi e di un uso attento e consono del suolo;
nuovi paradigmi concettuali per la realizzazione di interventi finalizzati al monitoraggio e alla prevenzione, alla messa in sicurezza del territorio, alla riqualificazione degli insediamenti, all’adeguamento degli edifici e al miglioramento dell’efficienza energetica;
analisi integrate e intersettoriali di previsione, prevenzione e pianificazione, volte anche a migliorare conoscenze e capacità per la gestione delle emergenze il recupero e la rigenerazione post-evento;
strategie e stumenti di protezione e ripristino di ecosistemi e uso razionale delle risorse naturali e, in particolare, di quelle idriche. sicurezza degli approvvigionamenti e gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo richiedono di agire sulla governance del servizio idrico integrato e sul miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime;
adozione di un approccio olistico capace di mettere a sistema aspetti tecnico-scientifici, gestionali, amministrativi e di governance per tutelare i valori ambientali, socio-economici, storico-culturali e, ove possibile, valorizzarli.